La Pecora Sclera

Delirium demens

Testo umoristico: vari

Delirium demens
Oh how I want to be free, cantavano i Queen (che ora si trovano proprio leen) tanto tempo fa. Non sapevano che di lì a poco ci sono solo 100 m e che in quel breve spazio in cui nere nubi si addensavano minacciando pioggia (uno spaziotemporale!) essa avrebbe chiamato la polizia e il loro cantante sarebbe morto per l’AIDS (e diviso l’epatite). Fu un brutto periodo per tutti, infatti tutti i professori di italiano impazzivano nel correggere i temi degli alunni (tra i quali spiccava un certo alattila). In particolare poniamo l’accento su una scuola di nome Greppi, che così diventa Greppì. In questo istituto ogni ragazzo e ogni ragazza mirava solamente al divertimento perchè gli altri bersagli erano più lontani. In questo modo il tasso di cultura (amico del tasso di tettura e della lontra di figura) in pochi anni era sceso notevolmente. Nemmeno i più quotati esperti psicologi sapevano spiegarsi, come sa fare un paracadute, questo fenomeno fe=no (questa è difficile...). Continuando, le iscrizioni alla scuola Greppì cominciarono a diminuire di anno in anno (anannono... anche questa è particolarmente contorta). Chi poteva trovare una soluzione? Ma un chimico, no?! Trovato il metodo per sistemare il tutto (bastava incollare le pagine) il prof. di chimica le appiopparono un bel quattro e si prodigarono in laboratorio con il labprete e i labcatechisti per creare la soluzione. Non ci misero molto (anche perchè altrimenti avrebbe avuto un cattivo sapore... uno di quelli che se li tocchi ti mordono) e alla fine crearono un intruglio con il quale guarire gli alunni che nel frattempo avevano conquistato alroma (fuori dal frattempo erano ancora sconosciuti). Ogni bidello si munì di soluzione e facendosi in tre (e cioè diventando un tridello) versò il liquido su ogni alunno e lì guarì tutti.


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