La Pecora Sclera

Pecore famose

Le biografie di alcune pecore passate alla storia

Dolly: una pecora clonata

Dolly: una delle dueCredo che Dolly, simpatico ovino scozzese di razza Finn Dorset, sia la pecora più famosa al mondo. Non ha fatto niente di particolare, non ha mai salvato un pullman scolastico pieni di bambini che stava per precipitare in un burrone, non ha abbattuto uno o due grattacieli per attirare l'attenzione dell'opinione pubblica mondiale, non ha dichiarato di essere una cantante omosessuale convertita all'induismo che simpatizza per la causa femminile.
E' famosa solamente perchè è nata, un po' come la figlia di Madonna. Ma, mentre la figlia della nota cantante ultraquarantenne ha avuto un padre (San Giuseppe, lo Spirito Santo? boh, chi l'ha mai visto...) la dolce pecora Dolly ha invece avuto un solo genitore, anzi, una genitrice per la precisione: è stata clonata (lento rullo di tamburi, tromboni solenni, "oooh" di sbigottimento).

L'hanno fatto in Scozia (infatti il primo tentativo fallito ha dato vita ad una mostruosità mezza bianca e mezza blu che gridava "libertààààààààà!!!! morte a re Edoardo I plantageneto!") e che il clonatore ha dichiarato "mi raccomando, bambini a casa, non fatelo con gli esseri umani!". Dolly non è certo un esperimento riuscito alla perfezione. Pare infatti che sia nata più vecchia di quanto avrebbe dovuto e come se non bastasse sembra che possieda delle anomalie genetiche...

La Pecora DollyMa vi rendete conto di cosa si prova a essere clonati? E' come guardarsi allo specchio, notare che le vostre movenze non vengono riflesse e poi esclamare "mamma, se non rimetti subito lo specchio a posto e non la pianti di prendermi per il culo stando dall'altra parte, la prossima volta mi faccio clonare da un uomo!". A Dolly nessuno ha chiesto come ci si sentisse. Nessuno ha tentato di capirla.

Lei però non si rende conto di tutto questo, insomma, sa di stare bene, sa che ogni giorno deve brucare l'erba, fare i suoi bisognini, belare un po' al resto del gregge e vivere la sua vita in pace. In questo momento la dolce pecorella vive ignara della sua origine scorrazzando nei prati scozzesi. E' ancora viva ed ha persino dato alla luce altri agnelli.
E l'ha fatto trombando.
Termino questo articolo versando una lacrima per Dolly, che al momento di questo aggiornamento... è morta.

La strana pecora Navajo Churro

Il re delle ChurroLa Navajo Churro è stata la prima pecora addomesticata introdotta nel nord America, era in via di estinzione nella metà del secolo scorso, poi ha cambiato indirizzo e si è salvata. Ora è considerata un esemplare raro, anche se sta guadagnando in popolarità (non per niente la pubblicizziamo).
Come si vede dalla foto, la caratteristica principale è quella delle corna chesetepijanotesfondano e che crescono a cazzo, infatti alcune pecore ne hanno 2, altre 4 e altre persino 3 (giuro). Ma anche le zampe prive di lana e lo sguardo perennemente incazzato sono caratteristiche peculiari della specie.

Le Navajo Churro possono avere temperamenti differenti.

Alcuni dicono che siano aggressive, che stacchino le teste a morsi e quando belano gli animali del bosco più vicino fuggono terrorizzati, ma niente di tutto questo è vero. Infatti ogni pecora ha la sua personalità, alcune amichevoli vengono a mangiare direttamente dalla mano, altre poco socievoli tendono a stare in disparte e a ottenere il cibo tramite furti o estorsioni, altre ancora sono troppo scazzate per venire a mangiare e muoiono di fame.
In generale, comunque, appena si suona un certo campanello per avvertirle che è pronta la pappa ognuna si da da fare per ottenerla (tranne la Churro scazzata).

Una Churro pelosaSono state introdotte nel nord America nel lontano 1500 dagli spagnoli per essere utilizzate come fonte di lana e cibo. Gli spagnoli le chiamavano (e forse anche chiavavano) Churras. Poi arrivarono gli indiani Navajo e tramite commercio e furto e film western ne fregarono allegramente un po'. Piacquero così tanto che aggiunsero il nome della tribù alla specie, così diventarono le Navajo Churro.

Nel 1900 gli americani acquisiti (europei importati) decisero che era ora di rimpiazzare le Churro con altre pecore più patriote e cominciarono a macellarle (bastardi!!!!). Purtroppo le pecore rimpiazzo non erano di forte costituzione e abbastanza incazzate come lo erano le Churro, quindi si decise di lasciare vivere le ultime rimaste di questa specie. Ma ne erano rimaste poche centinaia.
Per fortuna oggi sono state messe in riserva con gli indiani e si è riusciti a ripopolare un po' qualcosa. Adesso ne esistono più di mille che, anche se poche, sono sempre lì a trombare.

Jeff Minter e Flossie la pecora

Flossie in tutta la sua tenerezzaNei lontani anni 80 esisteva e ploriferava un home computer chiamato Commodore 64. Esistevano centinaia di giochi, riviste specializzate, riviste non specializzate, riviste pirata (si leggeva molto...). In mezzo a tutto il marasma di giochi bisognava distinguere quelli di qualità e quelli orrendi. Immancabilmente alcuni diventavano un culto ed insieme ad essi i programmatori che li avevano partoriti con dolore. Nei primi anni di gloria del C64 alcuni strani psichedelici giochi destarono l'attenzione del pubblico. Colui che li aveva ideati e realizzati si chiamava (e si chiama ancora visto che non è morto) Jeff Minter.

Perchè questo programmatore era considerato un guru? Prima di tutto basta dare un occhiata ai suoi giochi, roba strana e psichedelica (cosa non è capace di fare l'uomo quando può cazzeggiare con le luci e i colori...) chiamata "Tempest", "Sheep in space", "Revenge of the mutant camels", "Iridis Alpha"; giochi che dopo averli provati ci si chiedeva se esistessero stupefacenti ancora sconosciuti alla massa, in grado di aumentare proporzionalmente le capacità di programmazione e il delirio di una persona come Minter.
"Sheep in space" è un gioco in cui si deve guidare una pecora nello spazio e 'sparare ai nemici' ricordandosi ogni tanto di atterrare su verdi prati a brucare un po' d'erba per rifocillarsi.
Jeff Minter divenne un mito.

Jeff Minter in tutta la sua tenerezzaPurtroppo tutto questo non durò a lungo. Il Commodore 64 conobbe, insieme a tutti gli altri home computer a 8 bit, un triste declino e fu surclassato da macchine più potenti, e Jeff Minter venne presto dimenticato.
Come fare a riconoscere Minter in una folla di gente normale? Ha un fissa per le pecore, per gli yak, per i lama e per i cammelli. Veste con giacconi raffiguranti ovini stilizzati, si diverte a programmare tutto ciò che può essere flashante per la mente umana dimenticandosi spesso di tagliare barba e capelli che ormai lo fanno assomigliare ad un improbabile messia, tanto sono lunghi.

Flossie è la sua pecora. La adora, la tratta come vorrebbero essere trattate tutte le pecore (no, non fa sesso con lei). Che dire, non è nemmeno l'unico animale che accudisce con tanto amore. In casa sua si trovano tazzine con pecore disegnate, magliette raffiguranti pecore, pecore di peluche.
Al giorno d'oggi è ancora un programmatore e si diletta sempre con lo stesso genere di giochi e realizza demo (psichedeliche...). Insomma, non ha mai smesso di essere sè stesso. Basterà per considerarlo membro onorario della Pecora Sclera?

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