Cos'è una leggenda metropolitana?
Una leggenda metropolitana è una vaccata che in molti spergiurano sia vera, ma che in realtà nessuno è in grado di provare. La leggenda metropolitana va ben oltre le fake news, non si sa mai chi l'abbia fatta circolare né si hanno informazioni sufficienti a capire se sia o no una boiata. La leggenda sconfina nel mito e viene raccontata a suon di "ho sentito dire che..." e "un amico di mio cugino giura che...". Insomma, verità zero.
Vuoi saperne di più sulle leggende metropolitane?
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Leggende metropolitane
Una donna un giorno scoprì che suo marito la tradiva con altre donne. Gli venne una stupenda idea; una volta a tavola diede del sonnifero al marito che dormì per 12 ore di fila e non si accorse nemmeno che la moglie, dopo avergli fatto una puntura per farglielo addormentare, glielo l'aveva tagliato. Lui la denunciò e lei andò a finire in galera ma disse di essere in ogni modo contenta della sua ...
Segnalata da: Claudia Y
Si narra di uno studente che a Milano scende di corsa dalla scala mobile della metropolitana perchè sente arrivare il treno e non vuole perderlo; in realtà il treno è sull'altro binario e lui, non riuscendo a fermarsi, cade sulle rotaie ...
Un tizio, dentro ad una scatoletta di bocconcini di pollo impanati comprata da Mc Donald's, ha trovato una testa di pollo ...
In un ristorante di Olbia, un giorno il titolare ha invitato i suoi più stretti amici per una cena a base di pesce.
Dopo gli antipasti e i primi, arriva su un vassoio una splendida spigola arrosto. Deposta al centro della tavola si comincia ad aprilrla e i commensali si accorgono che aveva un topo dentro la ...
Anni addietro a Napoli c'era la credenza dell'esistenza
dei "munacielli" (monaci). Questi erano degli spiriti che abitavano alcune case. Potevano essere benigni o maligni. I primi facevano trovare del denaro in casa; gli altri invece portavano scompiglio (cadute di mobili, scoppio di caffettiere). Le malelingue sostenevano che a portare il denaro in casa non era lo spirito ma bensì l'amante della ...
Segnalata da: Kirby
Diversi anni fa girava la storia di un padre e di sua figlia. Un giorno, in una gita familiare, il padre riprendeva la figlioletta con la telecamera intenta a correre fra gli alberi di un bosco, ma ad un certo punto la bambina sparì dietro un albero e non riuscì. Il padre, la polizia, la cercarono ovunque ma mai più niente si è saputo della bambina scomparsa dietro l'albero del ...
A Latina, un ragazzo di circa 16-17 anni si masturbato 24 volte di seguito sentendosi male....ed è andato a finire in ospedale. Da quel giorno viene chiamato ...
Anni fa, studentazzo a Pisa, passavo le sere estive sulle spallette dell'arno a guardare i ratti che leccavano le coppette di gelato gettate di sotto dagli accaldati pisani. In una di queste nottate, dopo una robusta bevuta di rosso di montalcino, io e altri due amici vedemmo attraversare l'arno da un esemplare di ratto mostruosamente lungo. Era di circa un metro e mezzo e lanciammo un urlo da svegliare la città alle tre del mattino.
Questa visione ce la siamo portata avanti per parecchio tempo. Ovviamente nessuno ci credeva e attribuivano al rosso le potenzialità dell'acido lisergico.
Qualche tempo dopo ci ritrovammo sulla stessa spalletta, ma stavolta alle dieci di sera, con la massa di pisani e studentazzi a prendere il fresco. E questa volta la visione fu più chiara, c'erano i lampioni ancora accesi e non avevamo bevuto. Urlammo (di gioia!) alla vista del topocane che attraversava in senso orizzontale l'Arno venendo verso di noi. Tutti guardarono la strana bestia e i testimoni stavolta furono moltissimi. Noi continuavamo ad urlare come ossessi "IL TOPOCANE, IL TOPOCANE". Un ragazzo seduto accanto a noi rideva; si avvicinò e ci disse: "Ma che topocane, imbecilli; quella è una nutria. Io sto sull'Arno tutte le sere con i canottieri e le vediamo ogni tanto. Non è neanche parente nè del topo nè del cane".
Fu il crollo di quella che poteva essere una grande ...
Una signora anziana abitava da sola in una casa in campagna isolata dalle altre case.Questa anziana signora aveva un cane che era l'unico essere che le fosse rimasto tanto che le rimaneva accanto anche la notte dormendo sotto il letto.Una sera la signora si stende sul letto, spegne la luce e mette la mano sotto il letto, il cane la lecca e quindi capisce che è tutto a posto.
Una notte la signora viene svegliata da un gocciolìo, ma non ha voglia di alzarsi anche perchè svegliandosi il gocciolìo sparisce.Mette la mano sotto il letto e il cane la lecca,quindi pansa che sia stato solo un sogno.Il gocciolìo si ripete tre o 4 volte e ogni volta sveglia la signora che mette la mano sotto il letto per farsi tranquillizzare dal cane che gliela lecca.
La mattina svegliandosi e andando in bagne scopre il suo cane squartato e legato a testa giù che faceva gocciolare il sangue sul lavandino.Presa dall'orrore alza la testa e sullo specchio legge la frase(scritta col sangue del cane)anche gli uomini sanno ...
Segnalata da: Menestrello
Esame al liceo classico Dante Alighieri di Gorizia: una procace
studentessa si presenta in vesti succinte all'esame di maturità nella
speranza di circuire il comissario esterno,ma non è per niente preparata!
Dopo ripetute domande con esito negativo, il commissario le offre una
sigaretta e gliela accende."Signorina,le darò un'ultima possibilità:cosa
disse Enea allontanandosi dalla sua città in fiamme?"
Ragazza:"...Arrvederci..?"
Proff:"...Addio Troia ...
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