Cos'è una leggenda metropolitana?
Una leggenda metropolitana è una vaccata che in molti spergiurano sia vera, ma che in realtà nessuno è in grado di provare. La leggenda metropolitana va ben oltre le fake news, non si sa mai chi l'abbia fatta circolare né si hanno informazioni sufficienti a capire se sia o no una boiata. La leggenda sconfina nel mito e viene raccontata a suon di "ho sentito dire che..." e "un amico di mio cugino giura che...". Insomma, verità zero.
Vuoi saperne di più sulle leggende metropolitane?
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Leggende metropolitane
Secondo un ragazzo di Ostia Francesco la scritta " DIO C'E' "che si vede su molti cartelli autostradali e in varie parti della città è un identificativo che demarca una zona in cui è possibile trovare un spacciatore di eroina. Altre frasi convenzionali identificano le varie droghe che è possibile trovare nella ...
In vari paesi nella provincia di Pisa (tra cui Pontedera e Ponsacco) sono state rubate delle auto di grossa cilindrata, per un certo periodo di tempo usando un incredibile stratagemma:
i ladri facevano scattare l'antifurto alle 2-3 di notte, il proprietario si alzava e spegneva la sirena. La cosa si ripeteva 2,3 volte fino a quando il proprietario stufo dei continui "falsi allarmi" disinnescava l'antifurto. La mattina dopo l'auto era scomparsa.... ...
Si narra di uno studente che a Milano scende di corsa dalla scala mobile della metropolitana perchè sente arrivare il treno e non vuole perderlo; in realtà il treno è sull'altro binario e lui, non riuscendo a fermarsi, cade sulle rotaie ...
Da alcuni anni, probabilmente grazie a un curioso passaparola, ha fatto la sua comparsa, prima nei paesi lungo i muri delle case, poi sotto i portici
e sui marciapiedi delle grandi città, una variegata e antiestetica selva di bottiglie di plastica piene d'acqua.
Ad ascoltare quelli che le hanno collocate, eviterebbero che i gatti, o, secondo altri, i cani si soffermino a fare pipì. Sono in molti pronti a giurare sull'efficacia del metodo. Anche se le
ragioni restano sovente vaghe, queste sono le più ricorrenti:
- I cani specchiandosi sulle bottiglie, si
allontanerebbero per paura;
- I padroni hanno paura che si tratti di acqua
avvelenata;
- I cani avrebbero paura delle ombre proiettate
dalle bottiglie;
- I padroni le vedono e capiscono che in quel punto
non devono far fare la pipì ai loro animali
- I cani si avvicinano alle bottiglie per fare
pipì, e alzando la gamba le sposterebbero facendole cadere a terra. A
questo punto, spaventati scapperebbero
-Gli animali avvertono, al contatto con le
bottiglie, una leggera scossa elettrica che li allontanerebbe
Eppure non esiste alcuna interpretazione scientifica che avvalori l'
efficacia delle bottiglie. Anzi, abbiamo testimonianze che dimostrano
proprio il contrario: cani e gatti sono stati sorpresi a far pipì proprio
sulle bottiglie che avrebbero dovuto allontanarli.
E di Leggenda quindi si tratta, diffusa oltre che nel nostro paese anche
in Spagna e in Argentina.
Ma vi è un precedente. A metà degli anni Ottanta nel mondo anglosassone si
era diffusa l'usanza di disporre bottiglie di plastica piene per metà di
acqua nei prati. Anche in questo caso si sarebbe trattato di un metodo
infallibile per evitare che i cani facessero i loro bisognini sui tappeti
erbosi. La voce si era diffusa negli USA., Canada, Giappone, Australia,
Nuova Zelanda e in ...
Segnalata da: Ruben
In provincia di Macerata, ad una festa di compleanno, la festeggiata neo 18enne sarebbe entrata in cucina ubriaca e barcollante e, aprendo il frigorifero, avrebbe tirato fuori un wurstel, col quale si sarebbe masturbata davanti ad un centinaio di invitati che l'hanno portata al pronto soccorso quando il salsicciotto si sarebbe spezzato a metà, rimanendo ...
Torino per antonomasia viene definita città magica, e sono molti i fatti curiosi ed avvolte anche un po' macabri che alimentano questo pensiero.
In centro torino c'è palazzo Trucchi un edificio delle seconda metà del 600 costruito da Amedeo di Castellamonte per il suo ministro delle finanze ed ora sede della Banca Nazionale del Lavoro; il portone d'ingresso viene chiamato "portone del diavolo".
Prese questo nome a seguito di alcuni fatti spiacevoli avvenuti nel palazzo come:la morte per una pugnalata di una ballerina, l'inspiegabile scomparsa di un invitato e soprattutto pe il fatto che il portone è stato posto nel giro di una notte, senza che nessuno nel quartiere se ne accorgesse.
Proprio per questo motivo le persone hanno ipotizzato che fosse stato il diavolo ad aiutare e permettere così la posa di un pesante portone in una sola notte e senza rumore.
Se si guarda da vicino si puo notare che alquni degli intersi del portone si spirano ad effigi ed elementi ...
Segnalata da: fabianella
Un distinto signore arriva nel pronto soccorso con una lampadina (il modello era quello attorcigliato ed appuntito) rotta dentro il ...
Succhi di frutta Zueg (si chiamano cosi?): un ragazzo
che lavorava li disse che una volta venne trovato un preservativo in una delle vasche...ma il peggio è che lo tolsero e fecero finta di ...
Un anonimo meccanico giura che per sbloccare i cilindri grippati invece di sudare per una buona mezz' ora a colpi di mazza, versa mezzo litro di coca cola nel motore e la lasci tutta la notte. Il giorno dopo il cilindro si stacca al minimo ...
A Savona si narra che una tizia e' arrivata al pronto soccorso perche' le era rimasto dentro un cetriolo, la tizia disse che non era riuscita a toglierlo perche' le si era rotto dentro perche' molto probabilmente lo aveva fatto bollire troppo per togliere le spinette che il cetriolo ...
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